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Curiosando per la città

Ascoli i campanili del centro storico
Ascoli i campanili del centro storico
 

La realtà di una città d'arte non è fatta soltanto di grandi e importanti monumenti. Spesso il visitatore può trovare tracce significative della cultura di un luogo in curiosi dettagli che svelano i segreti di un antico stile di vita. Ascoli è davvero ricchissima di piccoli particolari che vale la pena di cercare per capire, oltre alla Storia, le piccole storie della quotidianità.

La fonte dei cani
Tra le numerose fontane pubbliche di Ascoli, la più curiosa è la fonte dei cani, realizzata nel 1824 a fianco della chiesa di S. Cristoforo utilizzando due antichi leoni di pietra. Nel corso degli anni l'originario nome "dei leoni" si è trasformato in "dei cani" perché la bassa altezza della vasca favoriva l'abbeverarsi di questi animali.

Le scritte di Pio IX
Presenti un pò ovunque in città, scritte e stemmi dedicati a Papa Pio IX che fu ospitato ad Ascoli nell'anno 1857.
La data fu vissuta dai cittadini come un vero e proprio evento storico.

I bracci per stendere i panni di lana
Gli artistici bracci in ferro battuto, ancora oggi esistenti sulle facciate di parecchie dimore, sono testimonianza del fatto che la ricchezza della città, durante Medioevo e Rinascimento, era procurata dalla produzione e dal commercio di panni di lana.

La testina di Santa Bigna
Una testina spunta tra i conci del campanile della chiesa di S. Maria Intervineas sul lato che guarda il fiume. Questa piccola scultura è popolarmente chiamata Santa Bigna, antico nome della chiesa.

Porticina del morto
In molte abitazioni di origine medievale, accanto alla porta d'ingresso c'è una porta più piccola detta "del morto", perché si riteneva venisse aperta solo per consentire l'uscita di una bara in caso di lutto e poi subito dopo murata. In realtà il portale grande era l'ingresso della bottega mentre dalla porta più piccola si accedeva all'abitazione che si trovava al piano superiore.

Le colonnine che suonano
La prima porzione in basso delle colonnine che incorniciano il portale principale della chiesa di S. Francesco è scavata da una curiosa erosione che le fa somigliare a canne d'organo. Ciò è stato provocato nel tempo dalle persone che volevano ascoltare i suoni prodotti dal percotimento delle colonnine.

Un simbolo sul campanile
Un inequivocabile fallo di pietra campeggia sul secondo campanile della chiesa di S. Francesco. Antico segno di potenza e fertilità, suscita meraviglia e curiosità la sua presenza in un tale contesto religioso.

Edicole votive
Il centro storico è costellato da edicole piccole e grandi che contengono ancora immagini votive, per lo più dedicate alla Vergine.

La pietra tagliata di Palazzo Malaspina
In passato, lo strapotere dei nobili aveva ben pochi limiti: lo dimostra una sgrugnatura allo spigolo di palazzo Malaspina, unica pena inferta al padrone di casa, rea di omicidio.

Le "coti"
Vicino alle porte di palazzi, pubblici e privati, spesso si possono vedere degli strani solchi. Tutti e ovunque della stessa forma, verticale a carena, servivano probabilmente per affilare le lame dei coltelli.

Angoli smussati
Per agevolare il passaggio delle carrozze, troviamo di frequente agli angoli dei palazzi delle pietre stondate che hanno spesso anche un piacevole effetto estetico.

Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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